mercoledì 2 dicembre 2009

Parli adesso o taccia per sempre


pubblicato su The Populi e su AgoràVox

Due più due fa quattro, Fini più Gianfranco non sempre fa coerenza.
Un Presidente della Camera che dice in serie “ l'uomo confonde il consenso popolare che ovviamente ha e che lo legittima a governare, con una sorta di immunità..siccome è eletto dal popolo... “ , “Ma io gliel'ho detto... confonde la leadership con la monarchia assoluta....”,” si devono fare queste indagini, ci mancherebbe altro ”, è evidente che abbia un pensiero alternativo.
Diverso soprattutto da un Presidente del Consiglio che inanella frasi del tipo: “..sono l’uomo più perseguitato giudiziariamente” , “..i magistrati sono malati mentalmente, mio padre diceva sempre che se vuoi fare del male nella vita, devi fare o il PM o il dentista”, “non mi interessa ciò che dicono i giudici, gli italiani sono con me perciò non mi dimetto, viva l’Italia, viva Berlusconi!”, “..è pazzesco che ci siano dei magistrati che vogliono riaprire le indagini sulle stragi di Mafia..” .
Trarre conclusioni sarebbe fin troppo semplice.

mercoledì 25 novembre 2009

Simone Perotti – “Adesso Basta”

recensione per Chiarelettere Editore
anche su The Populi e su AgoràVox

Cambiare la propria vita, adesso, immediatamente, senza ulteriori indugi.
“Adesso Basta” di Simone Perotti, edito da Chiarelettere - 14 Euro, si propone come un utile decalogo per chi vuole smettere di sentirsi uno strumento a comando che deve produrre per guadagnare, per spendere e poi ricominciare. Così all’infinito, o almeno fino alle soglie della pensione, semmai ci sarà.
Simone Perotti era un manager in ascesa nel campo della comunicazione.

lunedì 23 novembre 2009

Piero Ricca – “ Alza la testa!”

Recensione per Chiarelettere Editore
anche su AgoràVox


A prima vista Piero Ricca fa scalpore. Causa disagio o dovrebbe farlo, perché ci ricorda la nostra funzione da cittadini. Lo so è facile liquidarlo come un urlatore ossesso, in cerca di pubblicità per auto-promozione. Forse è un rischio che corre, ma per ora non sembra esserci cascato.
In breve: Piero Ricca è un cittadino milanese, figlio di un magistrato, blogger molto seguito e ha “fondato” un’associazione dal nome “Qui Milano Libera” che ha fatto proseliti in altre città (Qui Lecco Libera ecc.). Obiettivo comune: sbugiardare quella grande farsa antidemocratica messa in piedi dai politici interessati e da un’informazione compiacente.

martedì 27 ottobre 2009

Il Primario, il malato e la Juventus



Un utile spaccato dell’Italia contemporanea tra calcio, sanità e umanità varia.
Come una fila al botteghino può rivelare la trasformazione di un diritto in un favore, di una prestazione dovuta in una concessione discrezionale, di una falsa e millantata amicizia in una proficua opportunità.

TIFOSO 1 – Sai la scorsa settimana ho chiamato in ospedale per prenotare una visita in Neurochirurgia. Date le lunghe liste di attesa, mi hanno prenotato una visita per il 18 Giugno 2010!

TIFOSA 2 – Oh madonnina! Beh, si sa come vanno queste cose … [ride, ndr]

T1 - Si ma io ne avevo bisogno! Perciò dato che, sai, siamo vecchi amici con il Primario lì all’ospedale … ecco..ehm..

T2 - Meno male!

T1 - Si ecco..lo chiamo e gli dico della prenotazione. Lui si mette a ridere, dopodiché mi dice di andare l’indomani da lui. La visita la farò in giornata, se non sarà di mattina la farò di pomeriggio ecco.. in giornata comunque..

T2 - Meno male! [visibilmente sollevata, ndr]

T1 - Eh si..senonchè mi chiama verso le 10 e mi chiede un favore..da amico, mai per comando eh! Vorrebbe otto biglietti per la partita della Juve, ma dato che lui lavora tanto non può andare mai a comprarli.. [oltremodo rattristato, ndr]

T2 - Si lui si che lavora! Qui lo conosciamo tutti! [seriosa, ndr]

T1 - Così eccomi qua, potevo mica dirgli di no? Purtroppo dato che vendono solo quattro biglietti alla volta mi tocca fare due volte la fila (mattina e pomeriggio) e non andare al lavoro! Ma glielo dovevo la dottore … eppoi solo per oggi …

T2 -Si ne vale la pena per il dottore!

T1 -Pensa, l’altra volta dopo la visita gli ho portato due bottiglie squisite! Lui mi ha addirittura fatto accomodare sul divano! Ricordo ancora come ridevano i due figlioletti del dottore … erano troppo felici..si vedeva!

T2 -Che belli che sono, che belli…

T1 - Ma io me ne dovevo andare, lo avevo già disturbato troppo. Però, che bravo quel dottore! [comprensibilmente folgorato dal ricordo rimane vittima di una paresi facciale per qualche secondo, ndr]

T2 - Si che bravo quel dottore…

lunedì 12 ottobre 2009

Diario di una democrazia matura



Venerdi 09 ottobre 2009. A Benevento un’acclarato frequentatore di donne a tassametro, nonché corruttore di giudici e testimoni in processi a suo carico, guardacaso impunibile per legge (fino a pochi giorni fa), denuncia “l’irreversibile mutazione del Corriere della Sera da giornale della borghesia italiana a foglio di sinistra”.

Sabato 10 ottobre 2009 il direttore del Corriere De Bortoli difende la linea del giornale e la sua indipendenza. Rivendica la scelta di non schierarsi sulle vicende giudiziario-sessuali del Premier, marcando la differenza tra il suo giornale e altri, a suo dire ben più schierati. Lui ha dato solo le notizie.

mercoledì 15 luglio 2009

Chi ha paura di Beppe Grillo?

Confesso che anche io all’inizio non credevo agli anatemi di un comico, lanciati via internet seduti comodi davanti uno schermo, a battere su una tastiera. Mi ero lasciato persuadere da quei vecchi lupi di mare della politica, che un giorno si e l’altro pure gli davano del capo-popolo, del populista, del qualunquista, del Re dell’antipolitica, dell’affarista ben pagato dai suoi sostenitori-spettatori (embè?), per ultimo del “comico che lancia boutade”(P.Fassino).
Ebbene si, mi ero lasciato convincere da chi lo dipingeva così: “Grillo è l’arci-italiano del peggio, sempre vittima e mai carnefice” (sua santità, minuscolo in attesa d’improbabili sviluppi, E.Scalfari).
Poi però cerchi di pensare con la tua testa, per una volta.

martedì 14 luglio 2009

Sciopero

Oggi 14 luglio, questo blog aderisce all’appello di Diritto alla Rete contro il Ddl Alfano che imbavaglia la rete Internet italiana.

giovedì 9 luglio 2009

Il Piave mormorava




-------- PUBBLICATO SU www.agoravox.it --------


Ve lo ricordate quando qualcuno propose posti a sedere separati nella metropolitana di Milano per immigrati e residenti? Se guardando il video di cui sopra, vi balzerà all’occhio anche la scena della metro-apartheid, ricordatevi di ringraziare quel qualcuno.
Quel qualcuno è sempre lui: il nobilpadano Matteo -al rogo i terùn- Salvini.
A suon di indovinelli del genere bisognerebbe educare i bambini nelle scuole al razzismo di rigetto: bambini, tipi come Salvini vanno emarginati. Allontanati. Stop.Via.
Vanno lasciati soli a bere un boccale di birra, esecrando canti da stalla (razza equina, sorry) in convenscion ufficiali di partito.
Fate conto che abbiano un cartello sulla fronte con su scritto: “nuoce gravemente all’ Italia”.
Fatto sta che dopo essere uscito dall’ovile, il buon Salvini scopre che il mondo sta parlando di lui.
E cosa fa? Chiede scusa? Macchè, in Padania non si usa.
Matteo-cuor di leone si affretta a specificare che le sue dimissioni da deputato italiano sono dovute solo all’incompatibilità tra ruoli sorta di recente, dopo la sua elezione ad euro-deputato.
Dopo Borghezio, ecco Salvini. La degna continuazione della specie.
A questo punto si attendono sviluppi e progressi dall’acquario di casa Bossi. Si accendano i rifettori, grazie.
Le speranze di una nuova generazione di vigorosi padani ventenni, sono tutte riposte nel figlio del Senatùr Renzo Bossi, che però al momento non è degno del ruolo di “delfino” del padre.
No, per il capo della Lega è al massimo una “trota”, per adesso.
Perciò dopo l’incoronazione paterna, il giovin virgulto Renzo è corso a studiare, per cercare di alzare di grado la sua qualifica.
Ma quei cattivoni dei docenti meridionali, così impreparati ad accogliere cotanto splendore d’ingegno e virtù made in Padania, l’hanno respinto già tre volte all’esame di maturità.
Poco male, perché l’ancor giovane trota conosce bene l’immenso mare delle consulenze e dei collaboratori tanto cari alla politica politicante dell’odiata, ma remunerativa Roma Ladrona.
E ha deciso di gettarvisi a pesce: è stato promosso portaborse dell’ottimo Salvini. Toh chi si rivede!
Insomma, meno male che in politica non ci sono inutili e noiosi esami di maturità.
Né docenti e selezionatori meridionali.
Così, Renzo e Matteo nuotano tranquilli e beati immersi nel dolce ed accogliente mare d’Europa.
Ricevono un lauto compenso per il loro irrinunciabile apporto di competenza e professionalità, appositamente assicuratogli dalle tasse di meridionali ed immigrati.
“ Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare. ”

mercoledì 1 luglio 2009

Dedicato a tutti quelli che



Per chi lo ha fatto pensando di trovarsi in un vicolo cieco, senza scelta. Per chi non lo ha mai fatto (come me). Per chi continuerà a non farlo (idem). Per chi lo ha fatto, ma se n'è pentito. Per chi vuole tornare a vivere sereno, senza rimorsi e rimpianti. Per chi si è sentito dire che da soli si può vincere. Per chi vuole disintossicarsi e fa ancora a tempo. Per chi soffre di orticaria al solo sentire: Binetti, Rutelli, vocazione maggioritaria, principale esponente dello schieramento avverso, Fassino che elogia respingimenti di barconi in alto mare, TeoDem, YouDem, D'Alema, RedTv, Fioroni, sinistra radicale , Di Pietro è un populista, tavolo delle riforme, riforma(torio) della Giustizia, giudici politicizzati, clima politico disteso, demonizzazione dell'avversario, anti-berlusconismo, Violante, Grillo è l'antipolitica, conflitto d'interesse, inciucio, "Se pò fa" (povero Obama), Polito, il Riformista, scissione della componente cattolica , centro-sinistra col trattino o senza?, programma elettorale di 285 pagine, senza un'alleanza con l'UDC di Totò vasavasa Cuffaro non si vince, voto utile.
Dedicato a tutti quelli che......hanno votato Partito Democratico.

mercoledì 24 giugno 2009

Lavoro senza patria


Secondo l’Istat i bisogni dell’italiano medio rispondono a due necessità (tenere per una squadra di calcio non è compreso nel conteggio, anche se spinge a spendere cifre considerevoli): avere un posto di lavoro, possibilmente a tempo indeterminato e possedere una casa di proprietà, che nella stragrande maggioranza dei casi significa venti/trenta anni di mutuo.
Inoltre l’italiano medio nell’ ottanta % dei casi dichiara di guadagnare meno di ventimila € all’anno.

domenica 21 giugno 2009

Il Re è nudo

-------- PUBBLICATO SU www.agoravox.it --------



Il regime arcoriano sembra volgere al termine. Ci sono i presupposti per non assistere alla conclusione di un nuovo Ventennio, forse dovremo accontentarci solo di questi tre lustri. Potrebbe cadere, travolto dalle stesse insegne che andava pubblicizzando lungo tutta l’Italia.
Il fregio di tante battaglie è diventato sfregio. Le medaglie e la gloria mutate in pubbliche umiliazioni e insopportabile disonore. L’orgoglio e il vanto,repentinamente trasformatisi in vergogna e terrore di essere smascherati.
Seppur in regime di par-condicio il black-out di tutti i TG nazionali (ad esclusione del TG3) sulla vicenda, la dice lunga sulla gravità della stessa.
Un Premier forse già ricattato (se così, onore alle mutande per non aver ceduto), ma tuttora ricattabile dalle sue conoscenze che definire border-line sembra un eufemismo.

venerdì 12 giugno 2009

Quello che la Chiesa non dice

C’era una volta uno Stato grande, unificato, laico e con delle leggi valide per ogni suo cittadino. Al suo interno ne conteneva uno infinitamente più piccolo, confessionale ed estraneo alle leggi di cui sopra, potendo disporre delle proprie autenticamente custodite. C’era una banca controllata da questo Stato più piccolo, che per suo conto si occupava di opere caritatevoli: il suo nome era I.O.R. , Istituto per le Opere Religiose. Lo Stato che la controllava e la controlla era ed è piccolo, ma con moltissimi fedeli al di fuori dello stesso: il Vaticano.
Lo Stato grande e laico era ed è l’Italia.

martedì 9 giugno 2009

E’ la stampa, bellezza!



Quando vi dicono che il confitto d’interessi è un’ invenzione della stampa di sinistra.
Quando vi dicono che il conflitto d’interessi non interessa agli italiani.
Quando vi dicono che il digitale terrestre garantirà il pluralismo dell’informazione.
Quando vi dicono che Mr. B. è “ l’editore più libero del mondo” (se pensate di aver già sentito queste parole dal diretto interessato , bè di certo non vi sbagliate).
Quando vi dicono che Mediaset non è un comitato elettorale, ma è piena di professionisti della (dis)informazione.
Quando vi dicono che Freedom House, che classifica l’Italia come semi-libera nell’informazione non è un organismo indipendente, ma è strettamente collegata alla stampa di sinistra (ancora?!?).
Quando vi dicono che su tutte le tv e i giornali italiani il capo del governo è sbeffeggiato da mattino a sera.
Quando vi dicono che non è assolutamente vero che le nomine Rai sono state stabilite nella residenza personale del Premier, eppure i nomi che circolavano vanno puntualmente a sedersi sulle loro nuove poltrone.
Quando vi dicono che la “ stampa estera è insufflata (?!?!) dai giornali italiani".
Quando vi dicono che Murdoch ordisce un complotto internazionale contro il premier italiano servendosi di firme autorevoli dei suoi giornali appositamente pagate.
Quando un marito vi dice che la moglie con cui vive da 29 anni legge di quello che lui combina dai giornali, venendone " sobillata " al punto da optare per il divorzio inconsciamente, perchè confusa dai fogli sovversivi ed ufficialmente dichiarata priva di intendere e di volere a mezzo stampa.
Quando vi dicono che “ non bisogna parlare delle vicende private ” di un uomo che stampa un’agiografia sulla sua vita coniugale e la spedisce via posta ordinaria a 52 milioni di persone prima delle elezioni.
Quando vi dicono che “ il consenso del Premier si aggira attorno al 76 % degli italiani “, salvo poi dover sottrarre anche la percentuale dell’ ex-Alleanza Nazionale da un modesto 35 % per racimolare i millantati consensi in pompa magna, ante-elezioni.
Quando vi dicono che il PDL “ è vicino al 51 % dei consensi “ salvo poi ritrovarsi al 45 % con la Lega incorporata e in perdita di 2 punti rispetto a 1 anno fa.
Ecco, quando vi dicono tutte queste ******ate fategli vedere questo bel video.

giovedì 21 maggio 2009

Sul mio paese

Alle prossime elezioni amministrative del 6/7 Giugno a Civita si presenterà una sola lista, formata dalla maggioranza uscente con alcune new entry.
Fino a poco tempo fa Peppino Marchese aveva avanzato la sua candidatura cercando di formare una lista da presentare alle elezioni. Non ci è riuscito, si è ritirato e questo è un demerito. Non del tutto suo, ma è un demerito. Al contrario, una medaglia al merito va ad alcuni, che contattati da Peppino per entrare in lista si negarono a causa di legittimi impegni lavorativi. Coerentemente con se stessi oggi si ritrovano candidati in lista, nell’unica lista presente.
Adesso le possibilità sono due: che si raggiunga il quorum dei votanti e venga eletta la lista in questione, oppure che non si raggiunga il quorum e Civita venga commissariata per un periodo utile a formare nuove liste elettorali, per tornare alle urne sperando in esiti diversi.

martedì 19 maggio 2009

Sapere di non sapere



In uno di quei sondaggi pre-elettorali utilissimi ad aprire dibattiti e alimentare discussioni prima delle elezioni, ma rivelatisi di anno in anno meno affidabili nella veridicità delle previsioni ho notato un aspetto interessante. Il grafico di cui sopra mette in relazione le risposte degli intervistati sulle loro intenzioni di voto e il loro grado d’istruzione maturato al momento dell’indagine conoscitiva.
Non può che risaltare agli occhi il dato dei (presunti) votanti del PDL: le cifre dicono che più si abbassa il grado d’istruzione degli elettori, più si alza la percentuale di votanti per quel partito.
Non ci sarebbe nulla da sorprendersi se ci ricordassimo questa dichiarazione: “Il pubblico a cui devo rivolgermi sono delle persone che hanno al massimo la seconda media come titolo di studio e sedevano all’ultimo banco”.

venerdì 1 maggio 2009

Chi controlla chi?

L’Italia non è un paese completamente libero dove poter esercitare il diritto di informare.
E’ questa la sintesi del rapporto annuale sulla libertà di stampa nel mondo, pubblicato dall’associazione indipendente e senza scopi di lucro Freedom House. Se in passato l’Italia si posizionò al 156esimo posto di questa classifica, nel 2008 il nostro Paese è sceso di ulteriori posizioni, caso unico tra i paesi occidentali considerati unanimemente delle democrazie compiute.
La causa che l’associazione imputa al risultato dell’Italia è “ la situazione anomala a livello mondiale di un premier che controlla tutti i media, pubblici e privati ”. In sintesi il conflitto d’interessi.

lunedì 2 marzo 2009

Rond(in)e a primavera

Ronde si? Ronde no?
Sembra essere questo il dubbio amletico che affligge milioni di italiani alle prese con una cosiddetta emergenza nazionale sufficientemente pompata dalla grancassa dei media: la sicurezza (o mancanza di).
Sul tema dell’insicurezza generale si fondano campagne elettorali, si girano film, ma soprattutto si infondono paure.
Paure che esigono poi una risposta immediata, una soluzione o un tentativo, almeno.
L’ultimo in ordine di tempo è l’istituzione delle ronde, vere e proprie squadre o organizzazioni di volontari, che si riuniscono pattugliando le strade negli orari più a rischio per stanare possibili delinquenti e segnalarli alle forze di polizia.

martedì 17 febbraio 2009

Al cittadino non far sapere

Nell’ormai fragoroso e oltremodo abituale silenzio che accompagna i provvedimenti in materia di giustizia da parte del Governo (salvo poi risvegliarsi di colpo dal torpore per portare in piazza senatori prossimi centenari), sta per essere varata la nuova legge sulle intercettazioni.
Il testo del DdL pone seri interrogativi su due fronti: magistratura ed informazione ma, andiamo con ordine.
Tra le “innovazioni” riguardo l’uso delle intercettazioni da parte dei magistrati, vi sono dei punti significativi circa le reali intenzioni della legge in questione.

sabato 14 febbraio 2009

Liberi di scegliere

Breve premessa: non intendo dare giudizi di carattere personale su una vicenda tanto dolorosa quanto privata come quella di Eluana Englaro.
Era di cattivo gusto entrare nella sfera privata di una famiglia devastata dal dolore prima e durante gli ultimi accadimenti, lo è ancor di più oggi dopo la sua morte.
Nell’Italia divisa tra opposte tifoserie e rappresentata da capi-ultrà di varia estrazione ci hanno fatto credere che si erano creati due opposti partiti, uno “per la vita” e uno “per la morte”.
E’ evidente la bieca strumentalizzazione della vicenda e l’inconsistenza di tali affermazioni tese a semplificare il tema del diritto alla vita come quello del diritto alla morte, attinenti piuttosto alla coscienza singola di ognuno di noi che alle opinabili convinzioni di altri.

mercoledì 11 febbraio 2009

The show must go on


A margine della vicenda conclusasi con la morte di Eluana Englaro, il conduttore di “Matrix” nonché direttore editoriale di Mediaset Enrico Mentana ha rassegnato le dimissioni dal suo ruolo.
A suo dire Mediaset si è rifiutata di fare informazione sulla morte di Eluana Englaro, privilegiando invece la scelta di mandare in onda, nonostante l’importanza capitale della vicenda, il Grande Fratello come da palinsesto prefissato. Al contrario in Rai hanno cambiato in fretta e furia la programmazione confezionando uno speciale Porta a Porta puntualmente cassato in termini di ascolto dalla concorrenza.
Mentana ha inoltre accusato Mediaset di occuparsi solo dell’auditel a scapito di una doverosa e opportuna informazione da rendere ai telespettatori.

venerdì 16 gennaio 2009

Questione di feeling


(Silvio Berlusconi, "In 1/2 ora", RAI 3, 13-03-2006 )


«L'Annunziata ha fatto bene (a lasciare la trasmissione Annozero), speriamo che ora anche a sinistra capiscano come funzionano le trasmissioni di Santoro».
(Silvio Berlusconi, Consiglio dei Ministri, 16-01-2009)