sabato 14 febbraio 2009

Liberi di scegliere

Breve premessa: non intendo dare giudizi di carattere personale su una vicenda tanto dolorosa quanto privata come quella di Eluana Englaro.
Era di cattivo gusto entrare nella sfera privata di una famiglia devastata dal dolore prima e durante gli ultimi accadimenti, lo è ancor di più oggi dopo la sua morte.
Nell’Italia divisa tra opposte tifoserie e rappresentata da capi-ultrà di varia estrazione ci hanno fatto credere che si erano creati due opposti partiti, uno “per la vita” e uno “per la morte”.
E’ evidente la bieca strumentalizzazione della vicenda e l’inconsistenza di tali affermazioni tese a semplificare il tema del diritto alla vita come quello del diritto alla morte, attinenti piuttosto alla coscienza singola di ognuno di noi che alle opinabili convinzioni di altri.