sabato 3 novembre 2012

Lucio Presta: voglio diventare sindaco di Cosenza




Lucio Presta annuncia di volersi impegnare in politica. Neanche il tempo di sbarcare nella natia Cosenza, il noto agente di personaggi tv ha reso subito nota l'intenzione di volerlo fare in prima persona, per la sua città. In un' intervista apparsa oggi sul Quotidiano della Calabria, l'agente televisivo ha spiegato che correrà per la poltrona di sindaco alle prossime elezioni amministrative della città bruzia.

Motivo della scelta? L'amore per la sua città. "Dopo aver preso la valigia ed essere andato via da Cosenza è arrivato ad essere l'agente più importante d'Italia ... e da personaggio istrionico e affamato di vita qual è (sarebbe piaciuto molto allo Steve Jobs di “Stay foolish, stay hungry”) ha deciso di seguire un’altra delle sue “folli intuizioni” che nella vita gli hanno portato fortuna", scrive il Quotidiano per annunciare l'approdo in politica di Lucio Presta.

Nell'intervista apparsa in parte sul sito web del quotidiano, e pubblicata integralmente nell'edizione in edicola, Presta afferma di aver preso questa decisione "perché vorrei rendere quello che ho avuto in dono. Vorrei farlo con una passione incredibile, dedicandogli tutto il tempo che ho. Posso garantire una visibilità che altrimenti Cosenza potrebbe non avere. Un punto di vantaggio? Non devo diventare ricco facendo il sindaco di Cosenza, non devo seminare e costruire nel territorio per me".

Presta, che rappresenta personaggi dello spettacolo come Roberto Benigni, Antonella Clerici, Adriano Celentano e Michele Santoro, ha raccontato in tempo reale il suo arrivo in Calabria dal suo account Twitter, fotografando la città in lungo e in largo.

Quel che è certo, però, è che per ora le intenzioni dell'agente sposato con Paola Perego resteranno tali presumibilmente per altri quattro anni, a meno che il mandato del sindaco di Cosenza Roberto Occhiuto non conosca uno stop prematuro. A questo punto non resta altro che chiedersi: se Presta dovesse riuscire a candidarsi e diventare sindaco, nel 2016 Cosenza potrà annoverare anche Adriano Celentano e Michele Santoro tra i suoi assessori?

giovedì 18 ottobre 2012

Facciamo davvero Piazzapulita



Giovedì sera, Piazzapulita, La7, e il dibattito che non ti aspetti. Mentre sulla rete già scorrono gli spot che annunciano l’imminente sbarco di Servizio Pubblico sulla rete Telecom, il penultimo appuntamento del talk di Formigli morde il freno, probabilmente per lanciargli la volata. Come? Aprendo al grande pubblico, e abbandonando ... 

lunedì 15 ottobre 2012

La 'ndrangheta di pomeriggio



Mercoledì pomeriggio, orario postprandiale, studio scintillante, all’apparenza ben poco avvezzo a fatti di sangue, e dichiaratamente lontano dalla pratica del cosiddetto racconto morboso di fatti di cronaca. Eppure proprio lì, al Cristina Parodi Live, su La7, va in scena la storia di Luigi Bonaventura, pentito di ‘ndrangheta che si sente tradito dallo Stato.
Come per evitare di cadere in tentazione, si fa subito a meno di avere ... 

lunedì 17 settembre 2012

Questo tribunale è costato 4 milioni, ma non aprirà mai

Il Tribunale di Tolmezzo (Udine)

Un aborto giudiziario. Martedì è stato inaugurato un Palazzo di Giustizia nuovo di zecca, che però è già stato chiuso per legge. Succede a Tolmezzo, in provincia di Udine, sede che risulta tra i 31 tribunali soppressi nell'ambito ... 

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sabato 15 settembre 2012

Credetegli

Matteo Renzi

Prima va a casa di Silvio, sì proprio ad Arcore, nella sua abitazione privata, "a chiedere soldi per la sua città, Firenze". Eppure lo fa di soppiatto, chissà quanto inconsapevole di poter essere scoperto. Non troppo, a giudicare dal grado di sorpresa pari allo zero, che mostra quando viene puntualmente beccato, rivendicando il diritto alla sua visita. Ma il ricevimento a casa di Silvio non basta, non gli credono ancora.
Allora l'Espresso tira fuori la storia del partito della "Rosa Tricolore" che, guardacaso, formerebbe proprio con l'appoggio dell'ex Premier. Ma niente, neanche allora viene preso sul serio.
Ricomincia così dalle ricette economiche del suo programma politico, un invitante mix di liberismo della prima ora e Marchionne-style ("la vera modernità", sigh). Proprio ciò che ci vuole, insomma, per uscire da questo preciso momento storico. Niente da fare però, neanche stavolta gli credono. 'Sti italiani, ma perchè non danno fiducia ai gggiovani?
Così pensa bene di sferrare il colpo finale, di compiere la mossa decisiva, di estrarre il jolly dal mazzo. Presenta la sua candidatura alle primarie del PD, e chiede i voti del PDL. Speriamo che, almeno stavolta, gli crederanno.