venerdì 26 marzo 2010

La censura ha perso



Interruzione di pubblico servizio. Questa è la sigletta che si usa per censurare le intromissioni di Gabriele Paolini nei tg. Questa è anche la sigla che però dovrebbe essere apposta in sostituzione delle trasmissioni censurate proprio in vista delle elezioni regionali.
Ma la risposta c’è stata, i telespettatori privati del servizio che pagano annualmente e obbligatoriamente, si sono riversati nelle piazze, si sono sintonizzati sulle tv locali, sui siti internet a centinaia di migliaia.
Per lanciare in massa un messaggio unico: voi ci chiudete le trasmissioni in Rai?
Bene noi le riapriamo, le autofinanziamo e ce le gustiamo ancora più liberi di prima.

martedì 2 marzo 2010

Abbassiamo i toni, ma anche no


Dice Mourinho, che quando nel 2006 era all’estero ad allenare si vergognava di dare da mangiare ai suoi figli con i soldi che guadagnava dal calcio (tanti, sicuramente troppi, allora come oggi). Perché? A causa di Calciopoli, scandalo molto italiano ma non solo visto il ripetersi di faccende simili ad ogni latitudine, o quasi.
In ogni caso ciò non basta a far calare l’interesse verso il pallone che rotola in rete. E meno male.
Certo la metafora del Mou sembra un po’ forzata, forse a causa della poca dimestichezza con la lingua italiana che sembra costringerlo spesso ad andare oltre ciò che vorrebbe realmente dire.
Ma ciò che dice in riferimento all’invito-obbligo (dietro ammende e squalifiche) ad “abbassare i toni” impostogli dalla comunità calcistica tutta, deve far riflettere se si vuole realmente venire fuori dal pantano di soli 4 anni fa.