mercoledì 16 febbraio 2011

Luca e Paolo, il peggio di Sanremo



Sempre sia difesa la satira. Che la facciano Vauro, Striscia la Notizia o Luca e Paolo.
Ma questo è solo uno spottone nazional-popolare su Rai1, in prima serata,  che pasticcia tutto e mette sullo stesso piano Montecarlo e prostitute, sputtanamenti (falsi) con inchieste serie e meticolose (verissime, anche se da provare).
Hanno pure infamato la Boccassini, dipinta come una vendicatrice su commissione (basta portarle qualche filmino e lei parte..). Una cittadina qualsiasi, che fa soltanto il suo lavoro di magistrato, ma ha avuto la sfortuna di trovarsi per le mani un processo del Presidente del Consiglio. Perciò viene continuamente esposta al pubblico ludibrio televisivo, messa sullo stesso piano del suo imputato eccellente, ma con un potere (mediatico e politico) infinitamente minore. Una cittadina contro un impero. Anche a Sanremo.
Questa è satira addomesticata e opportunamente pasticciata per andare in prima serata, su Rai1, nel programma più nazional-popolare (quindi politico..) della tv: Sanremo.
Rispetto per tutti i tipi di satira, sempre e comunque: ma ci sarà un motivo se su quel palco ci vanno Luca e Paolo, mentre Daniele Luttazzi deve starsene seduto a casa a guardarli in poltrona?

P.S: dal profilo Facebook di un certo Umberto Eco: “Ho dato un'occhiata a Sanremo. Sembrava regnare un pò di confusione e molto imbarazzo. Imbarazzo di tutto. Ovvero: come cantare quando c'è ben poco da cantare e come dire qualcosa su Berlusconi senza finire sospesi dai suoi editti.”

martedì 15 febbraio 2011

‘Ndrangheta, la Metastasi del Nord

recensione per Chiarelettere Editore


“Metastasi” di Gianluigi Nuzzi e Claudio Antonelli (Chiarelettere, 2010, Euro 14.6) è soprattutto un racconto dettagliato del potere della ‘Ndrangheta. Non a Reggio, Cosenza o Gioia Tauro, ma a Milano e province limitrofe. Infatti, se è vero che le ‘ndrine nascono in Calabria, nel libro troviamo anche racconti di questo tipo: “..legammo un ragioniere di Valmadrera (Lecco..) al ponte sul Lago a testa in giù, con una corda ai piedi, calandolo su e giù nell’acqua finchè non ce la fece più. Doveva cedere dei palazzi di sua proprietà e l’ordine era di spaventarlo. Poverino, l’abbiamo lasciato in mutande.”

lunedì 14 febbraio 2011

La relativa importanza del privato

anche su Malitalia

“E’ il governo che può svuotare le nostre tasche, sbatterci in galera, far passare un’autostrada nel nostro cortile o mandarci in guerra” scriveva Bill Moyers, un documentarista americano, nel 2004.
Eppure la tendenza a considerare i gusti dell’opinione pubblica sempre più rivolti verso lo spettacolo e sempre meno verso le argomentazioni più eminentemente politico-sociali, è soprattutto un pensiero della stampa stessa. Il pubblico vuole più spettacolo, meteo, info sul traffico e molta meno informazione su pensioni, tasse, lavoro, ambiente, temi impegnativi da seguire in maniera partecipativa e non passiva. Quindi, se i giornali vogliono guadagnare ed essere popolari devono assecondare i gusti del pubblico.
Così, quando nel 1998 si venne a sapere della relazione segreta tra Bill Clinton e la sua stagista Monica Lewinsky, ...

venerdì 11 febbraio 2011

Berlusconi, l’F.B.I e Martin Luther King


Quando Martin Luther King lottava in America per affermare i diritti dei cittadini di colore, Silvio Berlusconi aveva venticinque anni e costruiva palazzi a Milano per quartieri da mille abitanti. I due certamente non si conoscevano, ma già allora c’era qualcosa che li univa: la passione per le donne. Senza alcuna differenza tra prostitute o consenzienti, per entrambi tutto era lecito.