martedì 2 marzo 2010

Abbassiamo i toni, ma anche no


Dice Mourinho, che quando nel 2006 era all’estero ad allenare si vergognava di dare da mangiare ai suoi figli con i soldi che guadagnava dal calcio (tanti, sicuramente troppi, allora come oggi). Perché? A causa di Calciopoli, scandalo molto italiano ma non solo visto il ripetersi di faccende simili ad ogni latitudine, o quasi.
In ogni caso ciò non basta a far calare l’interesse verso il pallone che rotola in rete. E meno male.
Certo la metafora del Mou sembra un po’ forzata, forse a causa della poca dimestichezza con la lingua italiana che sembra costringerlo spesso ad andare oltre ciò che vorrebbe realmente dire.
Ma ciò che dice in riferimento all’invito-obbligo (dietro ammende e squalifiche) ad “abbassare i toni” impostogli dalla comunità calcistica tutta, deve far riflettere se si vuole realmente venire fuori dal pantano di soli 4 anni fa.


Soprattutto se non vogliamo ripiombarci improvvisamente, magari quando saremo immersi in una estiva atmosfera sudafricana.
Lo scomposto grido d’allarme sul rigore non concesso alla Fiorentina con il Milan, ma anche su altre “sviste” arbitrali, comprese quelle a favore della sua Inter, è incentrato sul messaggio: “non abbassate la guardia”.
Insomma Mou pensa che non bisogna affatto “abbassare i toni” di fronte a sviste più o meno vistose, sia che riguardino il suo orticello sia quello degli altri.
Meglio prevenire che curare, segnalare un rigore non dato o un fuorigioco inesistente al fine di fermare l’arbitro reo e spronarlo a prestare più attenzione.
L’invito ad “abbassare i toni” ha un non so che di omertoso, un invito a nascondere la polvere sotto il tappeto, salvo poi gridare al complotto quando arrivano le procure a scuotere il tappeto stesso.
Abbassare i toni, far finta di nulla per poi accorgersi di tutto ciò che già si sapeva è un film che abbiamo già visto.
Questo atteggiamento sembra avere un nobile fine, ovvero quello di non esasperare gli animi di tifosi e addetti ai lavori, ma come ben si sa sia con toni “esasperati” che “assopiti” si troverà sempre qualche cretino pronto a far guerriglia per vendicare un torto subito dalla sua squadra.
Proprio per evitare ciò è meglio segnalare ogni cosa in pubblico, senza per questo consegnare l’arbitro alla gogna, anzi proponendosi di aiutarlo anche attraverso strumenti tecnologici.
In ogni caso evitando di snaturare il ritmo di gioco, la naturalezza della partita. Si pensi per esempio, ai sensori per il “gol non-gol”, almeno.
Perché a posteriori si fa presto ad accreditare revisionismi storici su Calciopoli, a riabilitare vecchi ferrovieri che forse capivano di calcio, ma anche di minacce e racket pallonaro.
Invece, ci vuole molto più tempo per restituire credibilità al movimento calcistico nel suo insieme, dopo scandali così infamanti.
In tempi in cui imprenditori tengono al guinzaglio politici apostrofandoli come loro “schiavi” e “portinai”, bisogna fare in modo che il pentolone dei favori o presunti tali venga scoperchiato per tempo. Senza aspettare che debordi e ci travolga tutti, di nuovo.
Come 4 anni fa, quando Mou allenava all’estero. E si vergognava di dar da mangiare ai suoi figli, con quei soldi guadagnati sui campi di calcio.

4 commenti:

  1. bel post.. sono d'accordo sul punto che sia sbagliato dire di abbassare i toni; se però mourinho segnalasse anche gli errori arbitrali a favore delle sue squadre sarebbe il massimo, ma ci si deve accontentare.. io però penso che il portoghese poteva anche non scomodare addirittura calciopoli (pardon, farsopoli) per vergognarsi dei soldi che prende dal calcio.. bastava fare cenno a quelle tre squadre (guarda un pò, portoghesi) penalizzate per uno scandalo anche più grave di quello italiano (che però è presunto, dato che nel processo penale sta cadendo il castello di carta creato ad arte dagli offside-boys).. l'anno dei fatti è il 2003/2004 e tra quelle tre squadre c'era anche il Porto, che quell'anno era allenato da un certo José Mário dos Santos Félix Mourinho.. credo che i soldi che prende dal calcio gli dovrebbero fare schifo di più per questo motivo.. ah, se guardasse di meno le erbacce che crescono negli orticelli altrui e di più quelle che crescono nel suo di orticello.. ma ci si deve accontentare..

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  2. il mio obiettivo era incenerire il partito "dell'abbassare i toni" e sembra ci sia riuscito..la penso come te sulla globalità degli scandali calcistici, ma per problemi di spazio non ho aperto una parentesi fermandomi solo a una breve citazione..la vergogna dei soldi è solo l'ennesima trovata del Mou, se vogliamo un pò esagerata, ma ficcante perchè attira l'attenzione sul problema centrale: mantenere alta la guardia, prima di ritrovarsi in un nuovo pantano..grazie e continua a seguirmi..

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  3. Per me 4 zucchine, 2 pomodori e 3 etti di prosciutto cotto di parma.
    Ao signò, so 3 e mezzo che faccio lascio?
    Lasci lasci!

    Ecco, questo commento è inutile tanto quanto il tuo articolo, egregio dottor di turi.

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  4. Grazie dell'egregio, non dovevi.
    Sarebbe bastato firmarti e magari dirmi nel merito cosa non ti andasse giù..
    Fai sempre a tempo.
    N.

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