martedì 16 novembre 2010

Sogni e bugie

Capita spesso che accusino Nichi Vendola di ragionare solo in teoria e ancora più spesso, Silvio Berlusconi di mentire. Capita anche che nonostante tutto, queste accuse non impediscano la nascita di un rapporto “privilegiato” tra i due. 

E’ infatti nota la vicenda che riguarda Don Verzè e il suo progetto di portare in Puglia, attraverso una sinergia pubblico-privata, una costola della celebre struttura dell’ospedale San Raffaele di Milano. Come? Col beneplacito economico della Regione Puglia, quindi del compagno Nichi.
Insomma Don Verzè, grande amico di Silvio Berlusconi e Direttore del San Raffaele, aprirà un’ analoga struttura a Taranto, costruita dalla Regione Puglia e gestita dal San Raffele milanese. A qualcuno sono venuti subito dei dubbi su tutta la vicenda.

Così Vendola ha dovuto rispondere ai dubbi sollevati in merito alle modalità di assegnazione di appalti e denaro pubblico, proprio a “quel” privato e non ad altri.
Ulteriore conferma del rapporto “privilegiato” tra il Premier e il governatore pugliese è l’endorsement di Berlusconi a favore di una candidatura a Premier di Vendola. E come non citare poi, le non proprio spinose interviste al governatore apparse su Chi e Matrix?

Insomma le benevole attenzioni che il Premier e la stampa di sua proprietà rivolgono a Vendola non sono un caso, dicono i maligni.

Nichi sarebbe il perfetto tiro a segno su cui il Cavaliere scaglierebbe le freccette con su scritto Comunista, Gay, Parolaio ecc. Per la serie: come regalare una facile campagna elettorale al Premier, dicono.

Gli stessi maligni spingono per Bersani, che almeno è concreto, è stato Ministro dell’Economia, sa fare il suo mestiere.  Esattamente come Berlusconi, l’uomo che si è fatto da solo (anche se non si sa come) e che governa e non litiga con gli alleati (…) come solo i professionisti della politica sanno fare tra di loro.

Vendola invece scrive poesie, sa parlare bene e porta l’orecchino (a proposito, davvero imbarazzanti le due paginate dell’Espresso sul suo orecchino, almeno per l’intervistatrice si spera). Ma sarebbe davvero in grado di governare un Paese? A questo punto la domanda è una sola, tutta per voi.  

Al netto delle “accuse” ai due, chi scegliereste tra un uomo che regala speranze e uno che regala bugie?

Che cosa scegliereste tra la teoria (che in Puglia è già pratica) e il falso d’autore, negato o rivendicato a seconda del vento che tira (negare conoscenze mafiose, per poi rivendicare la frequentazione di prostitute)?

Così la scelta diventa “di campo”: meglio un Vendola che parla di “narrazione collettiva dei problemi sociali”, o un Berlusconi che attraverso la sua “praticità”, contratta il prezzo dell’assunzione di qualche attricetta in Rai, per esempio?

Mi accorgo che può essere un paragone forse ozioso e inutile, anche solo perché uno dei due termini di paragone (indovinate quale..) potrebbe venire meno, Fini permettendo.
Eppure forse proprio per questo,  è meglio pensarci sin d’ora.

1 commento:

  1. http://www.youtube.com/watch?v=CjKTySMlBXA

    si commenta da solo. "ci sono dei connazionali con cui non mi sento unito"

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