lunedì 12 ottobre 2009

Diario di una democrazia matura



Venerdi 09 ottobre 2009. A Benevento un’acclarato frequentatore di donne a tassametro, nonché corruttore di giudici e testimoni in processi a suo carico, guardacaso impunibile per legge (fino a pochi giorni fa), denuncia “l’irreversibile mutazione del Corriere della Sera da giornale della borghesia italiana a foglio di sinistra”.

Sabato 10 ottobre 2009 il direttore del Corriere De Bortoli difende la linea del giornale e la sua indipendenza. Rivendica la scelta di non schierarsi sulle vicende giudiziario-sessuali del Premier, marcando la differenza tra il suo giornale e altri, a suo dire ben più schierati. Lui ha dato solo le notizie.

Poi passa a riscuotere i crediti acquisiti col Cavaliere pubblicando un giorno si e l’altro pure le autorevoli opinioni “dei nostri liberali alle vongole” (Montanelli cit.) come Battista, Ostellino, Galli della Loggia.
Ben noti a tutti per il loro accanimento filosovietico e antiberlusconiano con una vena di giustizialialismo contro il Premier più perseguitato dai tempi di Cristo.
De Bortoli quindi, si chiede:” Possibile che non siano piaciuti al Premier gli editoriali di questi opinionisti del Corriere tanto da spingerlo a tali esternazioni”? 

Domenica 11 ottobre 2009 Eugenio Scalfari su Repubblica e Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano criticano la presa di posizione di De Bortoli (pur riconoscendone l’indole indipendente), stigmatizzando il suo atteggiamento.
Scalfari  si dice “addolorato per un giornale liberale ridotto a pietire un riconoscimento al merito dal peggior governo degli ultimi centocinquanta anni di storia patria, Mussolini escluso. E ridotto ad attaccare noi di «Repubblica», faziosi e farabutti per definizione, per marcare la propria differenza”.
Per Travaglio “ da quando al Corriere è tornato De Bortoli il giornale è molto più accomodante” e ospita editoriali spinti solo verso una parte ben nota. Ciò dovuto ai trascorsi tra De Bortoli e il Premier.

Lunedi 12 ottobre 2009. Tg1, edizione delle 13 e 30.
Dopo un servizio che dà conto della volontà espressa da Obama di consentire l’ingresso degli omosessuali nell’esercito U.S.A. , la zelante (con chi di dovere) Nicoletta Manzione, promossa alla conduzione delle 13 dopo aver seguito le orme della Petruni (ex-inviata embedded al calcagno del Premier) annuncia un’importante dibattito sull’informazione in Italia.
 Sarà mica la volta che il TG1 si ribella al conflitto d’interessi?O che ne menziona l’esistenza?
Tranquilli non c’è pericolo.
Il tema è: il ruolo dell’informazione in una democrazia matura (dando ovviamente per scontato che in Italia avremmo un’informazione degna di questo nome e non un megafono al servizio dei politici di turno).
Il servizio è di Mario Prignano, ex di Libero voluto al tg1 da MIN-ZO-LIN (noto difensore cinese della libertà di stampa, Vauro copyright), accompagnato da polemiche sull’opportunità di una sua assunzione dopo la battaglia anti-canone promossa dal giornale di Belpietro, suo direttore.
Con sincero sollievo possiamo notare che Minzolini è al suo posto e Prignano pure.
Parte il servizio e il neoassunto svolge il compitino che gli è stato assegnato : martellare Scalfari e Travaglio, non prima di averci deliziato con due irrinunciabili commenti di due direttori che messi insieme contano meno di cinquantamila copie al giorno: Sansonetti e Polito.
I due si chiedono con domanda retorica, se in Italia sia possibile fare giornalismo senza appartenere al partito pro o contro Berlusconi. Evidentemente per loro i giornalisti del Watergate (Bernstein e Woodward) sono solo dei guardoni, anche un filino gossipari. E soprattutto anti-Nixon (però, suona bene..).
Si sa,i due la loro scelta l’hanno fatta da tempo. La loro indipendenza li ha portati da anni a calcare con costanza i palcoscenici di Matrix e Porta a Porta, famosi covi di farabutti anti-italiani.
Ogni volta corrono il rischio di restare invischiati nei frequenti litigi tra il Cavaliere e i suoi dipendenti Vinci (Matrix) e Vespa (Panorama). Ma che bravi, loro si che hanno coraggio.



5 commenti:

  1. Cedere ogni giorno un centimetro di libertà per salvare il salvabile non è sbagliato: è inutile!

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  2. La farsa continua il 12 Ottobre su La 7 all'Infedele.

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  3. il precedente commento è mio......

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  4. l'unico salvabile è Gomez..De Bortoli e Scalfari scannandosi stanno scoprendo ognuno i propri altarini..spero continuino..

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  5. Da sempre esistono gli Untori della parola e tutti corriamo il rischio di essere Travolti dalle informazioni. Per fare del vero giornalismo bisogna avere gli attributi (diceva Montanelli). La storia ci dice che La "febbre" del Tribuno cerca di imporre (a tutti) le proprie regole e debolezze fino a ...

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