mercoledì 20 giugno 2012

Diavolo d'un mercato



I mercati sono popolati da banchieri che non pagano per i disastri che creano, da chi specula e si arricchisce proprio quando i debiti sovrani crescono e alle popolazioni viene chiesto di sacrificare il welfare, per rifinanziare un buco che non hanno creato. Tutto vero, tutto giusto, siamo tutti d'accordo, credo. Ma non manca un pezzo della storia?
Si perché a me sembra che i mercati siano anche quella cosa che, molto concretamente, ci ha consentito di costruire a debito le autostrade su cui viaggiamo, di pagare pensioni ai 40enni, di assecondare clientele e campanilismi vari ed eventuali. E ora che ci presentano il conto, in maniera più o meno rude, li trasfiguriamo in entità metafisiche, e creiamo un capro espiatorio utile a far sfogare un po' dell'indignazione montante nel popolo vessato per definizione: gli italiani. Sempre vittime, mai carnefici. Anche dopo aver goduto di ciò che non avrebbero mai potuto avere, se proprio il loro carnefice (?) non li avesse assecondati.  

1 commento:

  1. Fa tanta rabbia, ma la gente è abituata a lamentarsi e comunque a chiedere sempre di più, come se tutto gli è dovuto;
    continua a non capire che nulla piove dal Cielo!

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